Testimoni di nozze: qual è il loro compito?
Testimoni di nozze: una figura fondamentale il giorno del matrimonio
La figura del testimone di nozze fa la sua prima comparsa ufficiale nei documenti pubblici del nostro paese nel XVI secolo. Il loro compito? Evitare casi spiacevoli come quelli dei due amanti che si sposavano in segreto per poi rinnegare tutto.
Oggi i testimoni di nozze sono coloro che attestano che il matrimonio è stato celebrato, ma sono anche gli “angeli custodi” degli sposi, persone fidate che aiutano gli sposi per tutta la fase dell’organizzazione e per il giorno della celebrazione del matrimonio. E che, magari, leggono un discorso commovente o esilarante durante la festa o il rito.
Secondo il Canone 1108 del Codice di Diritto Canonico sono validi solo i matrimoni che si celebrano alla presenza di due testimoni. Essi devono essere presenti simultaneamente e di persona alla manifestazione del consenso degli sposi, per garantirne la pubblicità. Sono ammesse come testimoni di nozze massimo due persone per lo sposo e due per la sposa (quattro in totale). Se uno o entrambi gli sposi sono di nazionalità straniera e/o residenti all’estero, è obbligatorio che almeno uno dei due testimoni scelti abbia la cittadinanza italiana.
Testimoni di nozze: requisiti necessari per rivestire questo ruolo
Non occorrono competenze specifiche per poter rivestire questo ruolo ma se vi state chiedendo se i testimoni di nozze possono essere minorenni la risposta è negativa. Gli unici requisiti richiesti dalla legge infatti sono:
- aver compiuto la maggiore età;
- essere in grado di intendere e di volere e di essere in pieno possesso dei propri diritti civili;
- almeno uno dei due testimoni deve avere la cittadinanza italiana.
E per la cerimonia di nozze in chiesa?
Per quanto riguarda il mondo dei matrimoni religiosi, esistono alcuni falsi miti che aleggiano intorno alla figura dei testimoni e che sono assolutamente da sfatare. Primo tra tutti quello di aver ricevuto i sacramenti: contrariamente a quanto si possa pensare, nei matrimoni cattolici non è necessario essere battezzati, cresimati, né tantomeno vivere secondo le regole della vita cristiana; perciò, si può essere testimoni anche se si è separati, divorziati o conviventi.
Per cui, se prima del matrimonio agli sposi viene richiesto di produrre i certificati di battesimo e cresima rilasciati dalla parrocchia, i testimoni sono esenti da quest’obbligo. La coppia potrà quindi scegliere con totale libertà chi avere al proprio fianco durante la cerimonia, a patto che compiano i tre requisiti elencati in precedenza e validi per la legge italiana.
Quali sono i compiti del testimone di nozze?
Nella fase dei preparativi, i testimoni di nozze dovrebbero occuparsi di:
- organizzare l’addio al nubilato o celibato;
- partecipare alle prove del vestito;
- aiutare gli sposi nell’invio delle partecipazioni;
- essere a disposizione per qualsiasi incombenza non riescano a svolgere gli sposi.
Durante la cerimonia:
- aiutare nella vestizione prima della cerimonia;
- custodire le fedi;
- fare alcune letture;
- firmare il registro dei matrimoni;
- stare accanto agli sposi durante tutta la cerimonia.
Durante il ricevimento:
- assicurarsi che tutto proceda al meglio;
- essere a pronti a gestire e risolvere eventuali inconvenienti;
- tenere un discorso per gli sposi;
- divertirsi e coinvolgere gli ospiti;
- dare una mano alla sposa nella gestione dell’abito;
- aiutare gli sposi nella consegna delle bomboniere;
- sostenere dall’inizio alla fine i due sposi;
- impegnarsi ad essere al fianco degli sposi per sempre.